giovedì 11 ottobre 2012

IT WAS ALWAYS OTHER PEOLPLE WHO CALLED ME WEIRD

Da questo mese collaboro con la redazione di SOFT REVOLUTION e trovo entusiasmante che la redazione sia composta da giovani ragazze, di cui io probabilmente sono la più stagionata.
Ogni mese si sviluppa un tema e il lavoro è ben organizzato, c'è chi si occupa degli articoli, chi di realizzare nastroni settimanali chi impagina e rilega la fanzine cartacea (che potete acquistare qui) e chi come me si dedica alla produzione di immagini.


Il tema del mese "MOSTRI E FREAKS" per quanto stimolante non nego mi abbia messo in difficoltà. Fino a che non ho avuto l'illuminazione ed ho capito che, la cosa giusta da fare non era tanto cercare spunti nella cinematografia, nella letteratura, o nel mirabolante immaginario che evocano queste due parole, quanto guardarmi attorno e quindi vedermi in qualche modo dentro. Ho fatto anche uno sforzo di memoria, fino a tornare al tempo in cui ero e forse sono ancora un piccolo esserino basso con gli occhiali, una paffuta bambina urfida ed ho realizzato che da sempre le persone mi hanno considerato un pò "strana".
Non parlo di eccentricità, bizzarria, ma parlo di quel ganere di stranezza che lascia un pò l'amaro in bocca, quella che tu accetti ad occhi chiusi perchè sai essere una caratteristica della quale non puoi fare a meno ma, che le persone da fuori, storzando il naso non capiscono appieno. Niente come le cose che non si comprendono da un lato affascinano, dall'altro richiedono impegno e tempistiche abbondanti e di questi tempi si sa, il tempo è merce rara.
Non vorrei essermi calata nella parte dell'incompresa, anche perchè non lo sono e non mi ci sento, ma credo che l'essere a mio modo un pò freaks dipenda tutto dal fatto che a me fondamentalmente non me ne importa nulla di essere accettata, vivo bene la mia condizione, non mi sbatto per cercare di essere o apparire quella che non sono, anche se questo atteggiamento mi rendo conto destabilizza e non poco chi mi conosce superficialmente.
Bene, finito il pistolotto di spiegazione di cui nessuno forse sentiva la necessità tranne me, chiudo con il link al sito di SOFT REVOLUTION che potete seguire anche su FB e su Twitter.
Quindi, se siete interessati ad una webzine indipendente alimentata con amore spassionato che dedica spazio, tempo ed energie ad una critica costruttiva dei prodotti culturali che accompagnano le nostre vite, così come al riconoscimento della creatività delle ragazze e delle donne che rendono più apprezzabile e vivibile questo mondo, contribuite e sostenete SOFT REVOLUTION con una donazione.


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